Report:"History is HERstory" 21-10-2018

"History is HERstory" era un motto assai popolare tra le femministe, negli anni '60 e '70. Dopo tanti anni, la lotta dei movimenti femministi per diffondere l'uguaglianza di genere nella nostra società è ancora viva.

La questione assume contorni particolarmente complessi, quando ci si addentra nel mondo arabo, poiché orientalismo e propaganda occidentale hanno falsificato la visione collettiva sulle donne arabe, spesso etichettate come arrendevoli e fragili vittime dell'uomo; che le sottomette a pratiche e tradizioni repressive come il velo o la poligamia.

Un'idea del genere è fuorviante, ingiusta e pericolosa perché:

  • trascura il fatto che la disuguaglianza di genere sia un problema globale e che uguaglianza e giustizia siano valori umani universali, non limitati a una certa cultura. Inoltre, le donne non sono un gruppo omogeneo. Pertanto, i concetti di interculturalismo e intersezionalità devono essere la basel di una visione comune sull'uguaglianza di genere e la giustizia.
  • sminuisce le conquiste ottenute dalle donne arabe e l'impegno incessante dei movimenti femministi arabi; teso a ripristinare giustizia e parità tra generi.
  • espone le donne a maggior rischio di aggressione. 

Per contestare questa falsa narrazione, abbiamo organizzato questo progetto chiamato appunto "History is HERstory", la cui fase di mobilità si è svolta ad Amman (Giordania), dall'8 al 16 ottobre 2018. Obiettivo della mobilità era di :

  1. Condividere conoscenze, idee e buone pratiche su come combattere gli stereotipi di genere e la discriminazione nei nostri contesti locali (con particolare attenzione alle donne arabe).
  2. ribadire la necessità di considerare la discriminazione di genere e culturale come sfide prioritarie per le organizzazioni partner,
  3.  sviluppare nuovi progetti e servizi, su scala locale e internazionale, con un'attenzione speciale alle questioni relative alle donne,
  4. promuovere il dialogo interculturale tra  giovani arabi ed europei

Destinatari del progetto sono stati 20 operatori giovanili, provenienti da Danimarca, Grecia, Italia, Giordania, Libano e Tunisia. Tra essi è stato incluso un solo partecipante di genere maschile per gruppo, per sottolineare la natura di progetto fatto principalmente dalle donne, per le donne. 

I partecipanti sono i primi punti di contatto tra le organizzazioni partner e le donne vittime di disparità tra generi, pregiudizi e aggressioni. La qualità è l’efficacia del supporto a esse assicurato dai partner, dipende strettamente da quanto i partecipanti siano dotati di 

  • pensiero critico e capacità di cònfutare pregiudizi e stereotipi, tramite ricerche personali e uso di fonti d'informazione attendibili
  • attitudine al dialogo interculturale,

Per essere brevi. sono queste le principali competenze che i partecipanti hanno sviluppato e tradotto in 3 nuovi progetti: un corso di formazione sul teatro sociale come strumento di prevenzione dell’estremismo e della radicalizzazione giovanile; un progetto in due fasi sulla disuguaglianza tra generi, che prevede una visita studio e un successivo contact making seminar e un secondo corso di formazione, dedicato allo sviluppo del pensiero critico e dell’alfabetizzazione digitale.

L’output tangibile del progetto è un breve studio comparativo tra Europa Occidentale e mondo arabo, nel contesto della disuguaglianza tra generi, dell’occupazione e della scolarizzazione femminile e della violenza a danno delle donne. Il documento contiene estratti di ricerche e statistiche ed è stato sviluppato per evidenziare similitudini e differenze tra diverse culture, oltre che per smontare alcuni stereotipi di genere (riferiti specialmente all’universo femminile arabo). Lo studio è disponibile al seguente link:

Se sei interessat* a scoprire di più su questo progetto, contattaci tramite l'apposito form.