Balkan Without Hate

I Balcani: crocevia tra est e ovest e melting pot di culture, in cui la pacifica e stabile coesistenza tra etnie non è completamente raggiunta. La diversità di razze, visioni politiche, religioni; impone una maggiore consapevolezza sulle dinamiche all'interno della regione, al fine di evitare futuri conflitti.

"Balkan Without Hate" è un progetto Erasmus Plus sviluppato nell'ambito della Key Action 2, coi seguenti obbiettivi:

  • capire in che tipo di società multiculturale i giovani intendono vivere,
  • proporre idee e soluzioni circa l'emancipazione dei Balcani dalla cultura dell'odio,
  • accrescere le conoscenze dei giovani su concetti storici e multiculturali inerenti i Balcani e l'Europa,
  • identificare e far emergere esempi positivi di multiculturalismo nelle comunità,
  • promuovere il dialogo interculturale tra giovani provenienti da nazionalità diverse, talvolta percepite in conflitto,
  • stimolare il pensiero critico e la comunicazione non violenta.
  • migliorare le competenze nei campi della Fotografia e del Videomaking.

Il progetto era indirizzato a 30 operatori in ambito giovanile, esperti nella produzione di contenuti audiovisuali (3 dall'Estonia, 4 da Grecia, Italia e Romania e 5 da Bosnia-Herzegovina, Montenegro e Serbia). A prescindere dall'abilità nel videomaking, i partecipanti sono stati selezionati sulla base delle motivazioni personali e dell'impegno a trasferire le competenze acquisite e generare benefici durevoli nelle comunità.

Durante la fase di preparazione, Identities ha sviluppato una campagna sociale chiamata "Dialogue is Freedom", finalizzata ad alzare l'attenzione sul progetto "Balkan Without Hate" e sull'importanza del dialogo interculturale.

I partecipanti hanno identificato esempi positivi di multiculturalismo e coesistenza nelle proprie comunità; fotografandoli e filmandoli. Ogni partner ha analizzato il concetto "No Hate" dalla propria prospettiva e i risultati sono stati esaminati durante la mobilità, svolta a Prcanj (Montenegro) dal 19 al 30 agosto 2016.

In quell'occasione, i partecipanti hanno eseguito una serie di attività su argomenti quali: identità e diversità, non violenza, multiculturalismo, valore della pace e trasformazione dei conflitti, rapporto col passato e storia delle guerre in Europa e nei Balcani, attivismo in ambito giovanile e in contesti "No Hate". In aggiunta, ci sono state sessioni tecniche sulla produzione di video. Le attività erano basate su metodologie non formali focalizzate sul discente, quali: auto riflessione, brainstorming, casi studio, attività all'aria aperta, presentazioni, giochi di ruolo, simulazioni e altro.

Il risultato visibile della mobilità è un cortometraggio intitolato "SIGEMBR" (acronimo dei nomi di tutti i paesi partner del progetto). Il video descrive la storia di un giovane uomo spaventato da un virus invisibile: l'odio. L'uomo osserva la realtà circostante: cinismo, pregiudizi, violenza fisica e verbale. Nessuno sembra comprenderlo e l'uomo trova sollievo solo attraverso l'auto isolamento. Ma la sua mente conosce la cura.

"SIGEMBR" è una sorta di teaserm per reclutare i giovani nelle comunità partner, stimolare il loro pensiero critico e renderli più attivi e interessati a sviluppare la propria visione del tema "No Hate".

La fase di disseminazione è durata circa 3 mesi, in cui "Balkan Without Hate" è stato promosso in diverse regioni d'Italia:

  • 17/11/2016 presso l'associazione studentesca "L'altra Babele" a Bologna. Platea: 15 persone,
  • 01/12/2016 all'ISS Pitagora di Pozzuoli (Napoli). Platea:.23 studenti (16-18 anni) + 2 insegnanti,
  • 22/12/2016 al centro sociale di Nughedu San Nicolò (Sardegna). Platea:.12 persone,
  • 16/02/2017 presso la sede dell'associazione Identities al CSV Chieti (Centro Servizi Volontariato Provincia di Chieti). Platea: 23 operatori sociali.

I partecipanti ai suddetti incontri sono stati informati circa scenario, bisogni, obbiettivi, metodologie e tutti gli aspetti rilevanti del progetto. Per di più, in ogni incontro sono stati proiettati i 9 minuti di "SIGEMBR", seguiti da un dibattito di gruppo.

"Balkan Without Hate" ha aiutato i partecipanti ad acquisire nuove abilità e conoscenze circa: produzione di audiovisivi, educazione non formale (NFE) ed educazione per la cittadinanza attiva, Balcani e conflitti nella medesima area, programma Erasmus e suoi benefici per il volontariato a favore dei giovani.